sabato 9 luglio 2016

Come riconoscere il numero uno di Diabolik

Mi è capitato spesso per lavoro di venir chiamato per valutare fumetti.
La maggior parte delle volte ( nel novantanove per cento dei casi) i fumetti che mi trovo davanti non hanno alcun valore o quasi.
Spesso e volentieri chi mi chiama confonde una ristampa del numero uno di Tex, o di Zagor, per la prima edizione.
In questi casi è abbastanza facile capire di cosa si tratta, in altri casi, come per il numero uno di Diabolik le cose si complicano.
Si perché il numero uno del re del terrore, nei suoi primi anni di vita è stato ristampato più volte e nessuna delle ristampe lo esplicita chiaramente, quindi per scoprire quale edizione abbiamo tra le mani occorre sapere cosa si deve guardare.
Questa guida è nata dalla mia necessità di scoprire, se un mio conoscente a cui era stata donata una scatola di fumetti degli anni sessanta, in quello scatolone avesse trovato veramente il numero uno dei Diabolik.
Partiamo dalle basi: L'originale di Diabolik, il vero numero uno, quello che ha iniziato tutto è uscito nel 1962.
va da se che quindi la data di uscita deve essere questa, quindi questo è il primo discrimine

la copertina è questa


come potete vedere lo sfondo è bianco, nelle successive edizioni sarà giallo
l prezzo di copertina di 150 lire  racchiuso in un bollino giallo.
La costola è in azzurro scuro con il numero bianco su uno sfondo rosso ed è leggermente arrotondata
Non ha il frontespizio, che poi sarà un tratto distintivo della serie, quindi non preoccupatevi se sembra che manchi una pagina, va bene così.
l'indice è nell'ultima pagina, anche questa è una cosa che poi non si ripeterà negli albi successivi.
Altra curiosità è che il suo formato è leggermente più piccolo rispetto al  formato standard di Diabolik.
Le pagine non sono numerate, ma i numeri sono presenti nelle pagine disegnate
IL FUMETTO DEL BRIVIDO la scritta che campeggia in alto nella copertina in questa edizione è di colore giallo.
Ultima curiosità ed anche la più succosa, le tavole sono disegnate da Zarcone, e non da Marchesi come nelle ristampe successive.
Tutto questo vi aiuterà in caso di ritrovamento fortuito dell'albo, poichè sono dettagli conosciuti a tutti gli esperti collezionisti e soprattutto ai falsari che del numero uno ne hanno riprodotto con alterne fortune diverse versioni.
In questo caso, per sapere se si tratta di una ristampa anastatica bisogna controllare altri particolari meno vistosi che magari saranno il tema di un prossimo  articolo.
A questo punto non mi rimane che augurarvi buona caccia 











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