sabato 30 luglio 2016

Shamo il rullacartoni che non ti aspetti.

I Giapponesi sono maestri nello scrivere due tipi di fumetti: quelli sullo sport e quelli sui combattimenti.
Shamo coniuga perfettamente queste due categorie.
E inaspettatamente va anche  oltre, si perché oltre ai due elementi sopraccitati, Shamo parla  di umanità.
Lo fa senza filtri e senza limitazioni , fino ad arrivare a toccare temi estremamente delicati.
Temi che nessuno scrittore occidentale riuscirebbe a narrare con la naturalezza di Izo Hashimoto.
La storia è presto detta: Ryo Narushima  studente modello e ragazzo apparentemente mite, un giorno di punto in bianco, stermina la propria famiglia, lasciando in vita solo la sorella.
In carcere Ryo, che nonostante il gesto efferato sembra un ragazzino gracile e mite, viene fatto oggetto di ogni tipo di violenza ( anche sessuale).


Ryo in carcere conoscerà Kenji Kurokawa un vecchio campione di arti marziali, condannato all’ergastolo per aver ucciso una persona a mani nude.
Kurokawa, insegnerà a Ryo i primi rudimenti del karate.
A questo punto del fumetto che sembra prendere la piega classica, del maledetto che trova la redenzione attraverso lo sport, Hashimoto piazza il primo colpo sotto alla cintola al lettore.
Si perché Ryo, più impara a combattere, più diviene, forte, più il suo demone interiore, lo stesso che lo ha portato ad uccidere la sua famiglia, prende il sopravvento.
Mi è capitato raramente di “odiare” il protagonista di una storia.
Ryo si fa odiare senza problemi, gli atti che compie nel corso di tutta le serie , le sue motivazioni, sono spesso le più abbiette che albergano nell’animo umano.
Nonostante tutto -ed è questa la grandezza di Hashimoto- Ryo riesce a stabilire un legame empatico con il lettore, per cui nonostante lo si odi, non si può fare a meno di scorgere in lui lampi di umanità, slanci di generosità e di dolcezza, che lo rendono incredibilmente umano.
E’ un manga da leggere assolutamente anche solo per scoprire fino a che punto è profonda la tana del bianconiglio dell’animo umano.


La vita editoriale di Shamo è stata ( come il suo protagonista) travagliata: Hashimoto e il disegnatore Tanaka nel duemilasette interrompono la serie improvvisamente per divergenze creative.
Per ricomporre il duo occorreranno quattro anni e una casa editrice differente.
L’edizione italiana di Shamo ricalca le difficoltà editoriali occorse in Giappone.
arrivata infatti al ventesimo volume la serie si interrompe, per poi ripartire , quando finalmente  le cose si risolvono nel sol levante.
Quando però la panini riprende le pubblicazioni, cambia completamente la grafica e lo stile delle copertine, mantenendo però la medesima foliazione.
Successivamente la Panini farà una ristampa più organica graficamente , ristampando la serie in tankbook che raccolgono tre volumi alla volta.
Per chi fosse interessato trova qui tutti i volumi delle due edizioni le potete trovare qui .


Buona lettura e alla prossima.

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